Approfondimenti start-up, incubatori certificati, PMI innovative
Riferiementi normativi, cosa sono, come registrarsi
Start-up innovativa
Riferimenti normativi di base
Con la Legge 221/2012, che ha convertito il Dl Crescita 2.0, viene introdotta per la prima volta nell’ordinamento del nostro Paese la definizione di startup innovativa: per questo tipo di impresa viene predisposto un quadro di riferimento articolato e organico a livello nazionale che interviene su materie differenti come la semplificazione amministrativa, il mercato del lavoro, le agevolazioni fiscali, il diritto fallimentare.Clicca qui per scoprire i benefici previsti per le start up innovative >>
I riferimenti normativi di base sono i seguenti:
- Decreto legge 179/2012 - L’art. 25 del decreto, convertito nella legge 17 dicembre 2012 n. 221, ha introdotto la disciplina delle start-up innovative, imprese che godono di particolari benefici anche di natura fiscale e devono essere iscritte in un'apposita sezione speciale del Registro delle Imprese.
- Decreto legge “Lavoro” 76/2013 - Convertito con modificazioni dalla legge 9 agosto 2013, n. 99 , ha modificato i primi due commi dell'art. 25 D.L. 179, semplificando e ampliando le possibilità di accesso alla normativa prevista per le start-up innovative, al fine di ampliare la platea di start -up beneficiarie: ha abrogato la disposizione che richiedeva ai soci persone fisiche di detenere, al momento della costituzione e per i successivi 24 mesi, la maggioranza delle quote o azioni e dei diritti di voto in assemblea ed è intervenuto sui tre requisiti alternativi necessari per il riconoscimento dello status di Start-up innovativa (la quota minima di spesa in ricerca e sviluppo è passata dal 20% al 15%; si è esteso l’accesso alle imprese con almeno 2/3 della forza lavoro costituita da persone in possesso di una laurea magistrale e alle società titolari di un software originario registrato presso la SIAE).
- Pareri e Circolari - Diverse circolari del Ministero Sviluppo economico e della Agenzia delle Entrate forniscono indicazioni interpretative del corpus normativo.
Definizione
Una società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, le cui azioni o quote rappresentative del capitale sociale non sono quotate su un mercato regolamentato o su un sistema multilaterale di negoziazione, che possiede i seguenti requisiti:
- ha meno di 5 anni di attività
- è residente in Italia o ha sede produttiva o filiale in Italia
- ha un fatturato annuo inferiore a 5 milioni di euro
- non distribuisce e non ha mai distribuito utili
- ha come oggetto sociale lo sviluppo e commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico
- non è stata costituita da fusione, scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda
- il contenuto innovativo è identificato con il possesso di almeno uno dei tre seguenti criteri:
1. sostenere spese in ricerca e sviluppo in misura pari o superiore al 15% del maggiore tra fatturato e costi annui;
2. la forza lavoro complessiva è costituita per almeno 1/3 da dottorandi, dottori di ricerca o ricercatori, oppure per almeno 2/3 da soci o collaboratori a qualsiasi titolo in possesso di laurea magistrale;
3. l’impresa è titolare, depositaria o licenziataria di un brevetto registrato (privativa industriale) oppure titolare di programma per elaboratore originario registrato.
Il possesso dei suddetti requisiti è autocertificato dal legale rappresentante della società al momento della domanda di iscrizione alla sezione speciale.
>> scarica il modello di dichiarazione sostitutiva del possesso dei requisiti di start-up innovativa
>> scarica la Guida per utenti esperti sugli adempimenti societari
Passaggio in continuità da start-up a PMI innovativa
La start-up innovativa che, pur perdendo i requisiti necessari per l'iscrizione nella sezione speciale start-up innovativa, mantiene i requisiti per accedere alla sezione speciale delle PMI innovative, può richiedere la cancellazione dalla sezione speciale dedicata alle start-up innovative e contestualmente presentare istanza di iscrizione nella sezione speciale riservata alle PMI innovative, in modo tale che il passaggio avvenga senza interruzioni e in continuità assoluta.
Incubatore certificato di start-up innovative
Riferimenti normativi di base
- Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 21 febbraio 2013 - Stabilisce i requisiti minimi per ottenere lo status di incubatore certificato di start-up innovative e stabilisce la possibilità di iscriversi in una sezione speciale del Registro delle Imprese.
Definizione
La norma definisce anche l’incubatore certificato di imprese start-up innovative, qualificandolo come una società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, di diritto italiano o di una Societas Europaea, residente in Italia, che offre servizi per sostenere la nascita e lo sviluppo di start-up innovative ed è in possesso dei seguenti requisiti:
- dispone di strutture, anche immobiliari, adeguate ad accogliere start-up innovative, quali spazi riservati per poter installare attrezzature di prova, test, verifica o ricerca;
- dispone di attrezzature adeguate all'attivita' delle start-up innovative, quali sistemi di accesso in banda ultralarga alla rete internet, sale riunioni, macchinari per test, prove o prototipi;
- e' amministrato o diretto da persone di riconosciuta competenza in materia di impresa e innovazione e ha a disposizione una struttura tecnica e di consulenza manageriale permanente;
- ha regolari rapporti di collaborazione con universita', centri di ricerca, istituzioni pubbliche e partner finanziari che svolgono attivita' e progetti collegati a start-up innovative;
- ha adeguata e comprovata esperienza nell'attivita' di sostegno a start-up innovative.
Come registrarsi
Il possesso dei suddetti requisiti è autocertificato dal legale rappresentante dell'incubatore al momento della domanda di iscrizione alla sezione speciale sulla base di indicatori e valori minimi stabiliti con un decreto del Ministero dello Sviluppo economico.
>> scarica il modello di dichiarazione sostitutiva del possesso dei requisiti di Incubatore certificato
>> scarica la Guida ministeriale sugli adempimenti per l'Incubatore certificato
PMI innovativa
Riferimenti normativi di base
- Decreto Legge 24 gennaio 2015, n. 3 (noto come “Investment Compact”), convertito con modificazioni dalla Legge 24 marzo 2015, n. 33, ha assegnato larga parte delle misure già previste a beneficio delle startup innovative a una platea di imprese potenzialmente molto più ampia: le PMI innovative, vale a dire tutte le Piccole e Medie Imprese che operano nel campo dell’innovazione tecnologica, a prescindere dalla data di costituzione, dalla formulazione dell’oggetto sociale e dal livello di maturazione. Tale decreto rappresenta una vera e propria “fase 2” del percorso avviato con il Decreto Legge 179/2012, che aveva introdotto un vasto corpus normativo a sostegno delle nuove imprese innovative ad alto valore tecnologico, le cosiddette startup innovative.
- Pareri e Circolari - Diverse circolari del Ministero Sviluppo economico e della Agenzia delle Entrate forniscono indicazioni interpretative del corpus normativo.
Definizione
Una società di capitali, anche costituita in forma cooperativa, che rientra nei parametri dimensionali previsti dalla raccomandazione comunitaria 361/2003 CE, ossia una PMI con meno di 250 persone occupate, e con un fatturato annuo che non supera i 50 mln di euro, o il totale di bilancio non supera i 43 mln di euro, che possiede i seguenti requisiti:
- è residente in Italia o in uno degli Stati membri dell’UE o in Stati aderenti all’accordo sullo spazio economico europeo, purchè abbiano una sede produttiva o una filiale in Italia
- è in possesso in possesso della certificazione dell’ultimo bilancio e dell’eventuale bilancio consolidato redatto da un revisore contabile o da una società di revisione iscritti nel Registro dei revisori contabili (sono quindi escluse le società di nuova costituzione)
- le azioni o quote rappresentative del capitale non devono essere quotate in un mercato regolamentato
- non è iscritta alla sezione speciale del Registro imprese dedicata alle start-up innovative o incubatore certificato, salvo richiederne la cancellazione dalla apposita sezione
- ha contenuto innovativo, identificato dal possesso di almeno 2 dei seguenti requisiti:
- spese in ricerca, sviluppo e innovazione in misura uguale o superiore al 3 per cento del maggior valore fra costo e valore totale della produzione. Le spese devono risultare dall'ultimo bilancio approvato e devono essere descritte in nota integrativa;
- impiego come dipendenti o collaboratori a qualsiasi titolo, in percentuale uguale o superiore a 1/5 della forza lavoro complessiva, di personale con titolo di dottorato o dottorando presso un'università italiana o straniera, oppure in possesso di laurea e che abbia svolto, da almeno tre anni, attività di ricerca certificata presso istituti di ricerca pubblici o privati, in Italia o all'estero, ovvero, in percentuale uguale o superiore a 1/3 della forza lavoro complessiva, di personale in possesso di laurea magistrale;
- titolarità, anche quali depositarie o licenziatarie di almeno una privativa industriale, relativa a una invenzione industriale, biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale ovvero titolarità dei diritti relativi ad un programma per elaboratore originario registrato presso il Registro pubblico speciale per i programmi per elaboratore, purché tale privativa sia direttamente afferente all'oggetto sociale e all'attività di impresa.
Come registrarsi
>> scarica il modello di dichiarazione sostitutiva del possesso dei requisiti di PMI innovativa
>> scarica la Guida ministeriale sugli adempimenti della PMI innovativa
Per maggiori informazioni circa requisiti e benefici di start-up, incubatori e PMI innovative visita il sito del Ministero dello Sviluppo Economico