Apprendistato di primo livello, esperienze e futuro tra teoria e pratica. Materiali online
Sono online i materiali presentati al convegno. Dalla sperimentazione realizzata dall’Istituto IISS Carlo Emilio Gadda di Fornovo Taro, unico in regione insieme all’Istituto Alberghetti di Imola ad aver applicato questo innovativo strumento. La giornata, progettata e articolata con interventi di alcune aziende del territorio, si è rivolta a docenti e dirigenti scolastici, responsabili del personale e consulenti del lavoro aziendali
MATERIALI DEL CONVEGNO sul sito di Unione Parmense industriali http://www.upi.pr.it/relazioni-industriali-risorse-umane-formazione/Articolo.jsp?cod_argom=AG19C003&tp_argom=3
Mercoledì 16 gennaio, dalle 9 alle 16, in collaborazione con Camera di commercio di Parma e Unione Industriali di Parma, si è tenuta presso la sede di Upi a Palazzo Soragna una giornata di approfondimento e di riflessione sul tema del contratto di apprendistato di primo livello. L’incontro prendeva spunto dall’interessante e pionieristica sperimentazione realizzata dall’Istituto Gadda di Fornovo, unico in regione insieme all’Istituto Alberghetti di Imola ad aver applicato questo innovativo strumento.
La giornata si è articolata insieme ad alcune aziende del territorio e si è rivolta a docenti e dirigenti scolastici, responsabili del personale e consulenti del lavoro aziendali. Il programma prevedeva una mattinata di approfondimento sugli aspetti più tecnici del contratto di apprendistato e nel pomeriggio una tavola rotonda istituzionale, in cui ci si è interrogati sul futuro dell’apprendistato di primo livello in Italia, e in generale del rapporto fra Scuola e Impresa, avvalendosi dell’intervento di esponenti del MIUR, dell’INAPP (L’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche - ente pubblico di ricerca, che svolge analisi, monitoraggio e valutazione delle politiche del lavoro e dei servizi per il lavoro, delle politiche dell’istruzione e della formazione, delle politiche sociali e di tutte quelle politiche pubbliche che hanno effetti sul mercato del lavoro), dei sindacati e delle aziende.
Per informazioni Unione Parmense Industriali, tel. 0521/2266
- Mattino: dopo i saluti istituzionali, due parti introduttive: la prima, relativa al contesto scolastico, sulle prospettive del sistema duale (scuola-lavoro) in Emilia-Romagna, con spazio alla testimonianza dell’Istituto Gadda; la seconda parte sul contesto giuslavoristico e le regole che governano l’integrazione tra scuola e lavoro, fruendo della testimonianza delle aziende del territorio che hanno attivato percorsi di apprendistato di primo livello. Successivamente due sessioni parallele sugli aspetti più operativi: una rivolta a tutor scolastici, docenti e dirigenti scolastici e l’altra a tutor aziendali, responsabili del personale e consulenti del lavoro. In particolare sono stati condivisi strumenti consolidati per l’attuazione dell’apprendistato: modelli di piano formativo e di cronoprogrammi, esempi di organizzazione periodi scuola-azienda, linee guida per la coprogettazione, valutazione, elementi della contrattualistica (ferie, permessi, straordinari, infortuni, malattie, retribuzione, inquadramento, durata), aspetti assicurativi, sicurezza sul lavoro in presenza di minori.
- Pomeriggio: tavola rotonda istituzionale sul futuro dell’apprendistato di primo livello in Italia, con l’intervento di esponenti del MIUR, dell’INAPP, dei sindacati e delle imprese.
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IL CONTRATTO DI APPRENDISTATO DI PRIMO LIVELLO consente agli studenti di conseguire la qualifica o il diploma di scuola secondaria superiore lavorando, ovvero alternando periodi di 6/7 settimane di studio in classe, con 4/5 settimane di attività in azienda per applicare in concreto quanto appreso sui banchi. A giugno 2017 un primo gruppo di studenti ha conseguito l’esame di maturità e la maggioranza di questi è stata confermata in azienda. Dopo questa prima positiva sperimentazione e il via libera della Regione Emilia-Romagna, tutti gli istituti superiori in regione possono adottare questo strumento, che si rivolge in modo prioritario alle scuole tecniche e professionali, anche con l’intento di scongiurare l’abbandono degli studi da parte dei ragazzi meno motivati. L’incontro del 16 gennaio si rivolge a docenti e dirigenti scolastici, responsabili del personale e consulenti del lavoro aziendali, al fine di approfondire gli aspetti operativi e le problematiche legate a questo contratto, beneficiando dell’esperienza di chi per primo lo ha utilizzato e di chi in ambito accademico lo ha studiato a fondo per farne un modello ampiamente adottabile.