Sicurezza e conformità dei prodotti
Le Camere di commercio sono individuate dalla norma quali soggetti coinvolti nella promozione della cultura della sicurezza
Il decreto legislativo n. 112/1998, sul conferimento delle funzioni e dei compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del Capo I della legge n. 59/1997, ha conferito alle Camere di commercio, tra l'altro, anche funzioni ispettive in materia di sicurezza dei prodotti, già esercitate dagli ex Uffici Provinciali dell'Industria del Commercio e dell'Artigianato (UU.PP.I.C.A.).
Tale trasferimento di competenze, che ha avuto luogo con decorrenza dal 1° settembre 2000, avendo come tema chiave la tutela dei consumatori, ha ampliato il ruolo delle Camere di commercio nell'ambito dell'attività di regolazione e tutela del mercato.
Le attività dell'ufficio servono:
- ad informare ed orientare il consumatore finale e gli operatori economici;
- a prevenire le irregolarità del mercato al fine di assicurare la trasparenza e la correttezza nella concorrenza;
- a collaborare con Associazioni di categoria ed Enti che si occupano del settore al fine di creare una rete d'informazioni.
La Camera di commercio controlla:
-
l'etichettatura
- dei prodotti tessili;
- dei prodotti calzaturieri.
I prodotti in cuoio e pelle sottostanno alla Legge n. 1112/66 che ha riacquistato efficacia ad opera dell'art. 26, comma 1 della Legge n. 161/2014.
A tutela del mercato e dei consumatori, vengono svolte ispezioni e prelievi per analisi fisiche, al fine di verificare la conformità degli articoli controllati alle normative vigenti.
Inoltre la Camera di commercio ha competenze riguardo:
- la vigilanza sugli adempimenti in materia informazione su consumo di carburante ed emissione di CO2 delle autovetture nuove;
- il Codice del consumo (che riunisce in unico testo tutte le disposizioni in materia di tutela dei consumatori e degli utenti);
E' on line il nuovo sito di Unincamere italiana dedicato alla Vigilanza del Mercato
Tipologie di controlli alle imprese effettuati dalla Camera di commercio di parma
(art. 14, comma 2, D.L. 9 febbraio 2012, n. 5, convertito dalla L. 4 aprile 2012, n. 35)