24/12/2009 - Presentato il Rapporto sull'economia regionale 2009
A Bologna lo scorso 16 dicembre Unioncamere e Regione Emilia-Romagna hanno fatto il punto sullo stato dell'economia regionale. Consistente l'impatto della crisi rispetto al Pil e all'export. Tiene per il momento l'occupazione grazie all'impiego consistente degli ammortizzatori sociali.
Un 2009 che ha segnato anche l’economia dell’Emilia-Romagna. Il crollo della domanda su scala mondiale non poteva non avere effetti anche sul sistema regionale. Numeri significativi secondo il Rapporto sull’economia regionale 2009 realizzato da Unioncamere e Regione Emilia-Romagna, presentato il 16 dicembre scorso a Bologna.
I dati raccontano anche di come le ripercussioni dovute alla recessione siano risultate attenuate rispetto al resto del Paese. Il Pil, infatti, subisce in Emilia-Romagna un calo del 4,6%, rispetto alla media nazionale che si attesta a un -4,8%. Allo stesso modo si registra una sostanziale tenuta dell’occupazione, grazie al ruolo determinante degli ammortizzatori sociali. Alla diminuzione del Pil pari al 4,6%, corrisponderà per il 2009 un calo della domanda interna sarà del 3,2%, mentre il decremento più significativo l’hanno ovviamente manifestato le esportazioni, legate strettamente al contesto internazionale, con un saldo negativo del 22,9%.
L’impatto della crisi internazionale è stato diversificato. Secondo le stime realizzate da Unioncamere Emilia-Romagna, le province che hanno risentito in misura minore della crisi sono state Piacenza e Parma. In seconda posizione, si collocano Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini (quindi le tre della Romagna) seguite da Bologna e Ferrara. Ad avvertire maggiormente gli effetti sono state invece Modena e Reggio Emilia.
Le previsioni per il 2010 di Unioncamere regionale e Prometeia, descrivono per l’Emilia-Romagna uno scenario di ripresa, seppur contenuto. Il Prodotto interno lordo dovrebbe crescere in termini reali dello 0,9%, recuperando sulla flessione del 4,6 per cento prospettata per il 2009. Nel 2011 si dovrebbe avere un aumento pari all’1,5 per cento.
Per approfondimenti visita la sezione del sito di Unioncamere Emilia-Romagna.